E’ ormai tempo di parlare del mio viaggio in Alsazia e Mosella di fine novembre. Passati circa due mesi riesco ad avere un quadro chiaro su queste due regioni e su i loro strepitosi vini. Prima tappa Colmar , la nostra base in Alsazia ,  incantevole citta dalle case a graticcio resa ancora piu’ suggestiva dall’atmosfera prenatalizia. Focus sul villaggio di Gueberschwir , Hauth Rhin, culla del celebrato grand cru Goldert. Due le cantine selezionate , Domaine Humbrecht 1619 e Maurice Schueller. Due cantine diverse, la prima con un taglio piu’ moderno , la seconda con una veste piu’ tradizionale. Partiamo da Humbrecht, siamo accolti da Claude, e’ lui che fa il vino aiutato dal figlio e dalla moglie, suoli di calcare,sabbia e marna che danno un connubio di finezza e struttura  per poco piu’ di 5 ettari e una produzione annua che si attesta sulle 40.000 bottiglie. Azienda certificata bio, Claude ci conduce in un’ampia degustazione partendo dal Cremant , bollicina metodo tradizionale, che colpisce per eleganza e sapidita’, spaziando dai secchi e minerali Muscat e Riesling che fanno da apripista ai demi sec Pinot Gris e Gewurztraminer. Non manca l’assaggio anche di una sontuosa versione di Gewurztraminer Vendage Tardive che da queste parti si sposa alla perfezione con il Fois Gras. Cantina moderna con l’acciaio che domina accanto a qualche barrique usata per l’unico rosso della regione, il Pinot Noir. Ci congediamo da Claude , 800 metri di auto e nel cuore del borgo antico di Gueberschwir  siamo pronti ad incontare Maurice e Catherine Schueller che ci introducono nella cantina storica con tanto di portone del 1609 e volta del XVI secolo. Tutto trasuda tradizione a partire dalla etichette, l’entusiasmo di Catherine nel parlarci dei suoi vini e’ trascinante, abbiamo anche il privilegio di assaggiare un rarissimo Muscat Selection Grain Nobles attaccato dalla muffa nobile , vino botritizzato gia ‘ meraviglioso da ora ma con capacita’ di evoluzione e longevita’ incredibili, davvero un grande regalo quello di Maurice e Catherine.

Tre ore di auto a nord e siamo in Mosella , passato il confine franco tedesco , ben presto entriamo nella regione cuore di uno dei riesling piu’acclamati del mondo. 172 km di fiume , la Mosella appunto, attorno al quale si snodano vigneti con una pendenza incredibile che arriva in certi punti al 70%. Uno spettacolo della natura, per una viticoltura eroica, i suoli ricchi di ardesia blu,grigia con incursioni rossastre date dal ferro, regalano vini unici dotati di un ‘acidita’ ed una mineralita’ che ha pochi uguali. Due le tappe , entrambe nella Mittlemosel , la prima a Braunenberg , piccolo villaggio dove incontriamo Jobst Karp dell’omonima cantina che con grande senso dell’accoglienza ci presenta e ci fa degustare i suoi riesling partendo dalle versioni trocken, secche, fino ad arrivare ai vini con un sensibile residuo zuccherino come gli Spatlese( vendemmia tardiva ) , Auslese ( selezione in vendemmia ) , purtroppo non riusciamo a godere delle versioni ancora piu concentrate come i Beerenauslese ed Eiswien(vino del ghiaccio) ma trattandosi di vini molto rari ci accontentiamo cosi’. Lasciamo Karp e ci dirigiamo a Piesport uno dei punti piu’ celebri della Mosella, dove il fiume compie una curva, la nostra meta e’una cantina tra le piu’ storiche della Regione , Reinhold Haart con una memoria che risale al 1300, ci viene incontro il figlio Joannes che dopo averci fatto sistemare in una comoda e moderna sala di degustazione ci lancia in una bellissima degustazione grazie alla quale abbiamo il piacere di provare tutti i suoi buonissimi riesling, sontuosi e piacevoli in tutte le versioni, con ciliegina della torta un fantastico Spatlese del 2010 che sembra ancora un ragazzino. Vini unici,capaci di sfidare il tempo per due territori unici l’Alsazia e la Mosella con un caloroso invito a tutti ad andare a visitarli.