Metti una sera a cena con il Pinot Nero

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Metti una sera a cena con il Pinot Nero

Pinot Nero o Pinot Noir se vogliamo dirla come i nostri cugini d’oltralpe. E’ la bestia nera di tutti i vignaioli per la difficolta’ nella lavorazione, per il particolare ambiente pedoclimatico che esige, per la resa produttiva non entusiasmante in termini di quantita’ (a cui pero’ fa da contraltare una qualita’ spesso che non ha eguali ). Vitigno molto diffuso ad ogni latitudine del mondo ,immancabile anche in Italia dove si puo’ trovare nella maggior arte delle regioni naturalmente con caratteristiche profondamente diverse. Metti una sera a cena con gli amici, metti una sera a cena con il Pinot Nero, o meglio due esempi di Pinot Nero. Trentino e Toscana, Pojer e Sandri vendemmia 2010 , Podere La Madia vendemmia 2015. Ogni paragone e’ inutile e improponibile data la differenza di eta’, un maturo signore il primo, un giovane scavezzacollo il secondo, soffermiamoci brevemente su anche caratteristiche che identificano i due vini al di la’ dell’evoluzione naturale. Pojer e Sandri e’ un azienda storica, siamo a Faedo in provincia di Trento gamma ampia di altissima qualita’, il Pinot nero Dolomiti si presente di un colore rosso rubino chiaro, trasparente
dal profumo persistente di frutti di bosco, fragole, lamponi , perfetta la corrispondenza naso bocca premiata da un frutto goloso. I vigneti sono posti ad un altitudine tra i 300 e i 700 metri con posizioni privilegiate per l’influenza dell’Ora del Garda vento che proviene dal vicino lago. Terreni di limo e calcare che poggiano su un conglomerato marnoso. Sul sito dell’azienda si legge durata del vino prevista 3-4 anni ma credetemi questo pinot nero frutto di una vendemmia di oltre sette anni fa e’ in gran forma. Passiamo al secondo, si cambia totalmente zona , siamo in Toscana in provincia di Arezzo in Valdarno per la precisione , Podere la Madia l’azienda produttrice , si trova sulla Setteponti tra Loro Ciufenna e Castelfranco di Sopra. Condotta con grande professionalita’ da Carlo Crocchini ha una produzione limitata circa 6.000 bottiglie di cui 300 sono destinate a questo Pinot Nero ahime’ gia’ esaurito. La cosa particolare di questo Pinot Nero e’ che proviene da un vigneto posizionato alle pendici del Pratomagno, su leggeri terrazzamenti e orientato a sud, impiantato nel 1966, probabilmente il più vecchio vigneto di Pinot Nero ancora in produzione in Toscana.  Trattasi di antichi cloni di Pinot Nero i cui grappoli pesano meno di 60 grammi cadauno e la produzione complessiva per ogni pianta non supera i 700/800 grammi. Rese dunque molto basse come vuole il Pinot Nero ma qualita’ davvero alta, considerando anche la giovane eta’ del vino 2015 e il fatto che si tratta del primo imbottigliamento per Carlo con questa tipologia. I terreni sono fatti di limo e argilla, e accanto alla vigna si trova un piccolo fiume che garantisce un clima sempre fresco anche nelle stagioni piu’ calde, manna dal cielo per un vitigno delicato come il pinot nero. Insomma da una parte una realta’ consolidata , dall’altra una realta’ emergente che ha tutte le carte in regola per far parlare di se’. In alto i calici e alla prossima….

 

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