2014 un’annata difficile ma due esempi di buon lavoro

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2014 un’annata difficile ma due esempi di buon lavoro

L’annata 2014 non passera’ certo alla storia come una di quelle a cinque stelle, poca estate,poco sole,tanta pioggia,difficolta’ di maturazione delle uve,ricorso a trattamenti piu’ del consueto,scarsa produzione, mi fermo qui ma potrei continuare ancora per molto. La foto si riferisce al momento emblematico di una ristretta e piacevole serata tra amici, dove abbiamo testato due”reduci” dalla disgraziata 2014. La foto non rende merito ai dettagli ma si intuisce leggendo le etichette che si tratta di due vini molto diversi tra loro frutto di due vitigni differenti provenienti da zone ben distinte. Da sinistra verso destra(solo per l’ordine alfabetico) si parte con un Barbaresco Docg 2014 dell’azienda Quazzolo 100% nebbiolo come da disciplinare, quindi Piemonte,quindi Langhe terra che produce vini di grande stoffa. Accanto abbiamo un Ciliegiolo di Narni Igt 2014 dell’azienda Leonardo Bussoletti.

Il primo da terreni argillosi,grande eleganza,intensita’,tipico profumo di viola appassita con i trenta mesi di affinamento in botte grande che regalano note speziate,tostate che aumenteranno con l’evoluzione,tannini scalpitanti ma gia’ ben inseriti,chiusura di bocca piacevole e finale lungo ,insomma bel vino. Il secondo il Ciliegiolo frutto di una singola vigna vecchia di 40 anni,argilla e calcare, solo legno sia per la fermentazione che l’affinamento tra tonneaux e botte grande, grande coraggio del produttore che riesce a non coprire la maggiore peculiarita’ del ciliegiolo ovvero il frutto nonostante la vinificazione. Beva trascinante,grande scorrevolezza, ottima chiusura di bocca e bella persistenza.

In accompagnamento ad entrambi carne alla brace , sia bianca che rossa, meglio il Ciliegiolo sulla prima, maggiore soddisfazione con il Barbaresco sulla seconda, ma al di la’ di questo quello che ci ha colpito e’ l’ottima fattura dei due vini frutto di un’annata disgraziata ma che secondo me ha premiato il viticoltore che ha saputo lavorare bene ,regalando vini magari meno prorompenti,meno longevi ma senza dubbio piu’ pronti da bere e molto eleganti, mi piace sempre fare il paragone tra un frutto piu’ succoso ed uno piu’ esile, naturalmente ognuno puo’ fare la sua scelta, alla prossima… in alto i calici.

 

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